Fa scalpore la notizia secondo cui Ferrovienord, la società che gestisce alcune delle reti ferroviarie in Lombardia, tra cui la Milano-Asso, ha chiesto all’Amministrazione Comunale padernese la chiusura permanente del passaggio a livello di Palazzolo Milanese entro 30 giorni, al fine di evitare ulteriori incidenti che possano provocare interruzioni del servizio ferroviario, come avvenuto più volte in passato.
Per alcuni si tratta di un fulmine a ciel sereno, soprattutto per i tempi stretti in cui questa decisione debba essere adottata, ma per gli abitanti del quartiere non è di certo una novità. Se ne era parlato già nel 2008 in occasione dell’apertura del sottopasso veicolare di Via Bolivia, infrastruttura fondamentale che ha eliminato l’annoso problema delle chilometriche ed interminabili code che ostruivano la frazione proprio a causa del passaggio a livello, rendendo il traffico molto più scorrevole in tutto il quartiere soprattutto per chi proviene o è diretto verso la Superstrada Milano-Meda. Proprio in quell’occasione, l’allora Assessore ai Trasporti della Regione Lombardia aveva auspicato la chiusura del passaggio a livello tra Via Coti Zelati e Via Monte Sabotino, ma nel giro di poco più di un decennio nessun provvedimento al riguardo è mai stato applicato.
Ora la questione si ripresenta e il Sindaco Casati, tramite comunicato stampa, ha espresso la sua contrarietà alla chiusura permanente del passaggio a livello di Palazzolo spiegando che ‘’non si può pensare di interrompere per sempre il transito veicolare e ciclopedonale pregiudicando in modo insanabile la vivibilità di un centro abitato”. Sempre il Sindaco contesta a Ferrovienord che “non possiamo accettare che ci venga imposta una chiusura immediata senza una doverosa e preliminare analisi di contesto, sia infrastrutturale sia urbanistica” e, con una lettera al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e L’Assessore alla Mobilità Claudia Terzi, ha chiesto l’apertura di un tavolo tecnico per trovare soluzioni alternative.
Di fronte al possibile scenario della chiusura permanente del passaggio a livello di Palazzolo Milanese, che sicuramente sarà fonte di innumerevoli discussioni, ritengo doveroso sottoporre alcune considerazioni allo stato di fatto.
Sono della convinzione che un’eventuale chiusura del passaggio a livello non causerà gravi disagi al sistema viabilistico di Palazzolo.
Chi abita nel quartiere ed è solito percorrerlo non può fare a meno di notare che, ogniqualvolta si trova dinanzi alle barriere abbassate, i tempi di attesa per il passaggio dei treni sono estremamente lunghi (a volte il passaggio a livello rimane chiuso quasi un quarto d’ora). Se in una prospettiva di lungo periodo si decidesse di aumentare la frequenza del servizio suburbano, non ci sarebbe bisogno di applicare un’ordinanza, perché il passaggio a livello sarebbe costantemente chiuso per tutto il periodo della giornata in cui i treni sono in servizio. Questi lunghi tempi di attesa spazientiscono comprensibilmente pedoni e ciclisti, che, perciò, spesso trasgrediscono le regole attraversando il passaggio a livello a barriere abbassate, mettendo a rischio la propria incolumità. In tal senso l’eventuale chiusura non comporta ostacoli ai pedoni, in quanto è presente il sottopasso ciclopedonale, costruito durante i lavori di ammodernamento della stazione di Palazzolo, che permette un attraversamento in piena sicurezza. Certo che, qualora si confermasse la chiusura dell’intersezione ferroviaria, Ferrovienord deve assolutamente farsi carico di effettuare importanti interventi di manutenzione del sottopasso, che allo stato attuale si trova in condizioni non ottimali.
Nemmeno gli automobilisti risentirebbero negativamente della chiusura del passaggio a livello, anzi si avrebbe un’ulteriore diminuzione della congestione per il centro di Palazzolo. Premesso che, a prescindere dalla chiusura del passaggio a livello, il traffico veicolare debba essere convogliato obbligatoriamente verso il sottopasso di Via Bolivia, il fatto che ancora oggi via sia la possibilità dalla rotonda di Via Per la Stazione di svoltare a destra verso Via Coti Zelati, quindi di poter attraversare il passaggio a livello, comporta degli aspetti critici rilevanti. Innanzitutto trattandosi di un incrocio cieco, anche a barriere alzate risulta difficile svoltare a sinistra verso Via Monte Sabotino. Figurarsi a barriere abbassate con i tempi biblici sopracitati: durante la maggior parte della giornata, soprattutto nelle ore di punta, ci troviamo immersi in un costante ingorgo dentro un ghirigoro viabilistico che dev’essere necessariamente rivisto; di conseguenza, le code al passaggio livello provocano code anche al sottopasso veicolare mettendo in tilt il traffico di un intero quartiere. In questo intasamento, purtroppo la maggior parte degli automobilisti non rispetta la trentennale ordinanza comunale che obbliga lo spegnimento dei motori durante l’attesa del passaggio dei treni, aumentando di fatto l’innalzamento di smog nel centro di Palazzolo. Inoltre, molti automobilisti che si ostinano a passare per il centro di Palazzolo, quando esistono assi di scorrimento più fluidi, nell’ansia di rimanere bloccati nella coda, appena scatta il semaforo rosso del passaggio a livello, si avventano in pericolosi slalom, che hanno provocato in tanti casi l’abbattimento delle barriere o, ancora peggio, l’incastramento del veicolo in mezzo ai binari.
Di fronte al quadro critico illustrato, non sappiamo ancora se la decisione di Ferrovienord sarà definitiva o vi saranno rettifiche in corso d’opera. Quel che è certo è che non si può rimanere all’attuale stato viabilistico e urbanistico, cercando di trovare con estrema razionalità e senza demagogie, soluzioni mirate al miglioramento della qualità della vita degli abitanti di Palazzolo, sia in termini ambientali che sociali, che vadano sempre di più nella direzione di un centro abitato a misura d’uomo.