Ebbene sì, cari amici padernesi, dopo una gestazione durata la bellezza di 17 giorni, il “neo” sindaco Casati è finalmente riuscito a partorire la sua squadra di governo.
Senza entrare in merito a gossip, vox populi e fantasie politiche varie, immagino che l’ex deputato abbia avuto non pochi problemi a mettere assieme i pezzi per dar vita al suo terzo mandato, visto e considerato quanto tempo gli sia servito per ufficializzare questo “dream team”.
La nuova Giunta sarà quindi così composta:
- Giovanni Di Maio, nominato anche Vicesindaco, sarà Assessore a: Personale, Protezione Civile, Polizia Locale, Sicurezza e Servizi al Cittadino;
- Antonella Caniato sarà Assessore a: Bilancio, Tributi, Aziende Partecipate, Patrimonio, Servizi Informatici, Legalità e Trasparenza e Sportello Europa;
- Giovanni Giuranna sarà Assessore a: Lavori Pubblici, Reti Idriche e Tecnologiche, Infrastrutture, Ambiente, Ecologia, Igiene Pubblica e Decoro Urbano;
- Michela Scorta sarà Assessore a: Servizi e Politiche Sociali, Famiglia, Diritti Civili, Integrazione Sociale, Sport, Associazionismo e Casa;
- Anna Varisco sarà Assessore a: Scuola, Cultura, Giovani, Partecipazione, Comunicazione ai Cittadini, Educazione Ambientale e Qualità della Vita;
- Paolo Mapelli sarà Assessore a: Commercio, Attività Produttive, Lavoro, Innovazione e Agricoltura.
Casati terrà per sé le deleghe a: Urbanistica, Edilizia Privata, Trasporti, Viabilità, Comunicazione e Rapporti Istituzionali e ai Progetti Speciali dedicati alle Periferie.
Ma lascia già ad intendere che questa sarà solo una fase iniziale, lasciando aperta la possibilità di un’eventuale ulteriore nomina di un Assessore aggiuntivo che si prenda in carico l’Urbanistica ed altre deleghe associate.
Politicamente parlando, si tratta solamente di avere un asso nella manica da giocare al primo segno di malumori nella maggioranza, andando a dare un contentino a qualche schieramento che dovesse sentirsi poco considerato o a qualche individualismo che dovesse emergere nei mesi a venire…per salvare la poltrona, ovviamente, ci vuole sempre un piano di riserva.
Non posso affermare che gli elementi presenti in questa squadra amministrativa mi deludano, diciamo che me li aspettavo, bene o male tutti…o quasi.
Mi sembrano tante, troppe deleghe, che rispecchiano un programma molto, ma molto ambizioso, per un cambiamento di passo verso il futuro, che mi pare difficile da realizzare quando il tuo secondo in comando è un vecchietto attempato di 80 anni, che di politica mastica benissimo i saltelli a destra o a sinistra (a seconda delle esigenze personali), ma che di prospettive per il domani, mi si lasci dire, ha ben poco a cui spartire con i millennials.
A meno che Casati non ritenga superfluo parlare di ammodernamento della Polizia Locale, o della Protezione Civile, o della tematica sicurezza…oltretutto mi spaventa che in caso di sua assenza o malattia, lo scettro resti in mano ad un individuo che, vista l’età, rischia a breve di non potersi nemmeno più mettere alla guida di un’auto, o peggio, che non possa sopportare un forte stress emotivo per via della salute.
Già lo stesso Casati non è esattamente il ritratto della giovinezza, forse avrebbe potuto dare il ruolo di Vice ad un Giuranna, che ritengo sicuramente più in forze e più idoneo a ricoprirne l’importante ruolo.
E sempre a proposito di Giuranna, non riesco a farmene una ragione di come possa aver ceduto così mestamente a farsi ritagliare questo piccolo ruolo di comparsa nella nuova giunta, quando è stato uno dei candidati a Sindaco, quando ha comunque ottenuto un risultato molto valido, quando comunque per tutta la campagna elettorale ha promesso al suo elettorato una ventata di aria fresca…davvero, non me ne capacito ed anzi, fossi un suo elettore mi sentirei quasi tradito da questa dinamica.
Avrà ceduto anche lui alla sete di poltrone? Una cosa è certa, fa la figura dell’ennesimo “uomo nuovo” che appena vince si aggrappa al vecchio.
Per il resto c’è poco da dire, se non un grosso in bocca al lupo ai nuovi padroni del paese, che possano lavorare bene e fare ciò che hanno promesso.
Purtroppo per loro, hanno vinto senza rappresentare la maggioranza effettiva dell’elettorato, pertanto, avranno a che fare con un’opposizione Lega piuttosto forte e molto compatta.
Tanti auguri e che a farne le spese peggiori non sia la comunità di Paderno Dugnano.