CORONAVIRUS: ITALIA ZONA ROSSA, CHIUSI I CONFINI NAZIONALI

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EMERGENZA CORONAVIRUS: tutta l’Italia è zona rossa, dopo i dati di ieri sui contagi, con 97 morti in un giorno, il Governo ha optato per misure ancora più stringenti rispetto al decreto-legge di Domenica, che chiudeva le porte della Lombardia e di altre 14 province. Ora tutto il Paese è a rischio contagio, e il mantra è sempre lo stesso: “Restare a casa“.

Va compreso da parte di tutti, senza eccezioni, che ne va della nostra salute e soprattutto di quella dei nostri cari, specie se anziani.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scritto ieri sera su Twitter: «Il futuro dell’Italia è nelle nostre mani. Facciamo tutti la nostra parte, rinunciando a qualcosa per il bene della collettività. In gioco c’è la salute dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri figli, dei nostri nonni. Ho appena firmato il decreto».

Tra le misure del decreto l’obbligo per bar e ristoranti di stare chiusi dopo le 18: si può aprire solo tra le 6 e le 18 appunto, con obbligo, a carico del gestore, di garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, pena sospensione dell’attività in caso di violazione.

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MILANO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

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Questa è oggi la città di Milano alle ore 17, il primo giorno lavorativo post decreto-legge del 7 Marzo 2020, che di fatto chiude i confini Lombardi e isola altre 14 Province del Nord Italia.
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Piazza Castello, come potete vedere dalla foto è praticamente vuota, avvolta in un clima surreale, quasi ferragostiano.
La vicina Via Dante è ancora più deserta, con la maggior parte delle attività commerciali in completa stasi, di cui molte con le serrande abbassate.
Qualche bicicletta di passaggio e pochi pedoni, sotto stretta sorveglianza delle Forze dell’Ordine ben presenti in zona.

2020-03-09-16-33-47 Forse la foto di Piazza Duomo è ancora più emblematica come immagine, di solito caotica e sovraffollata di turisti e pendolari che scattano verso i mezzi pubblici. Oggi invece è stranamente calma e silenziosa, ammantata da un alone di tristezza che pervade i pochi visitatori presenti, più che altro distratti da chi passa con guanti in lattice e mascherina, invece che impegnati a farsi i consueti selfie sotto alla Madonnina.

Milano oggi sopravvive così, con sguardi fugaci dei pochi presenti all’aperto, tutti a cogliere un possibile starnuto o colpo di tosse, attenti più di ogni cosa a mantenere la distanza col prossimo, come se solitamente noi milanesi non fossimo già scarsamente socievoli verso gli estranei.
Dicono di noi che siamo gente fredda e che guarda solo al business…forse in parte è vero, ma oggi abbiamo anche la tensione sui nostri volti, consapevoli che siamo disarmati di fronte a questo virus, che sta distruggendo non solo le vite dei più deboli, ma anche la nostra fragile economia.
Ci chiedono di non mollare, come se mai lo avessimo fatto in precedenza, con la crisi del terrorismo internazionale, con il crollo economico del 2008, con la sempre costante minaccia della recessione, con i controlli in città da parte dei militari armati di fucili mitragliatori, in coda in mezzo al traffico, sempre e costantemente, anche solo per entrare a bere un caffè da Starbucks.

Siamo un popolo forte e combattivo, non c’è bisogno di ricordarcelo, siamo una Città che non si lascia abbattere, consci del fatto che non sarà certo un virus a demoralizzarci o a farci cadere in ginocchio.
Però non dimentichiamo nemmeno chi ci ha abbandonato al primo segnale d’allarme, dopo tutto quello che abbiamo sempre fatto per tenere a galla il resto dell’Italia con i nostri sforzi e il nostro lavoro.

Milano uscirà da questa grave crisi, non indenne, ma certamente con maggior forza e consapevolezza in sè stessa.
E chi sarà rimasto qui, a lottare fino all’ultimo, dovrà essere messo in condizione di poter ricominciare senza essere penalizzato ancora da questo Governo di cialtroni, che non riesce nemmeno a gestire un chiosco di bibite al Parco Sempione in piena estate.

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CORONAVIRUS: NORME DA SEGUIRE

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Riprendiamo e pubblichiamo dal sito web del Comune (QUI il link alla pagina apposita) le norme da seguire per questa situazione di emergenza.

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Emanata l’ordinanza del Ministero della Salute di intesa con il Presidente della Regione Lombardia e quella del Sindaco Ezio Casati

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, hanno firmato un’ordinanza con la quale, si dispongono una serie di provvedimenti per l’intero territorio della Lombardia. Il Sindaco Ezio Casati ha, a sua volta, adottato alcune misure specifiche per il territorio comunale.

Cosa prevede l’ordinanza regionale?

Fino a domenica 1 marzo compreso, in Lombardia sono in vigore le seguenti misure:

· la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;

· la chiusura dei nidi, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani a esclusione di specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;

· la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei, dei cinema e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi;

· la sospensione di ogni viaggio d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero;

· la previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Lombardia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all’autorità sanitaria competente per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;

Inoltre l’ ordinanza regionale prevede che:

· per quanto riguarda le attività degli uffici pubblici verranno individuate disposizioni speciali con successivo apposito provvedimento regionale per i servizi di front office e per la regolamentazione di riunioni / assembramenti;

· per quanto riguarda l’applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva fra gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva, per il personale sanitario e dei servizi essenziali, verranno individuate disposizioni speciali con successivo apposito provvedimento regionale;

· per quanto riguarda le chiusure delle attività commerciali, le stesse sono disposte in questi termini:

bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi dalle ore 18.00 alle ore 6.00;

per gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati è disposta la chiusura nelle giornate di sabato e domenica, con eccezione dei punti di vendita di generi alimentari;

· per le manifestazioni fieristiche, si dispone la chiusura

Il Sindaco Ezio Casati ha, a sua volta, adottato alcune misure specifiche, aggiuntive, per il territorio comunale.

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AGGIORNAMENTO – 23.2.2020 ORE 16:50

Comunicato del Sindaco Ezio Casati.

In relazione all’evolversi della diffusione del Coronavirus, in attesa che venga predisposta da Regione Lombardia, in accordo con il Ministero della Salute, un’ordinanza valida per tutto il territorio lombardo che prevederà la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, si anticipa che il Sindaco Ezio Casati adotterà contestualmente le seguenti misure aggiuntive:

- per lunedì 24 febbraio 2020, tutti gli Uffici comunali saranno chiusi al pubblico per consentire l’adozione di procedure organizzative e l’allestimento di misure di prevenzione rispetto all’epidemia in atto;

- fino al 29 febbraio compreso saranno chiusi al pubblico, la Biblioteca Tilane e il Centro Culturale (l’Ufficio Cultura, Sport e Tempo Libero riceverà esclusivamente su appuntamento)

- fino al 29 febbraio compreso saranno sospese le attività nei Centri di aggregazione per gli Anziani

- fino al 29 febbraio compreso saranno sospese le attività nei Centri di aggregazione giovanili

- fino al 29 febbraio compreso saranno sospese le attività negli impianti sportivi

- fino al 29 febbraio compreso saranno sospese tutte le manifestazioni e gli eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale o da soggetti privati e/o associazioni

E’ fortemente raccomandato di rinviare ogni assemblea (condominiale, associativa e altro) prevista in questa settimana in attesa di conoscere meglio l’evolversi dello scenario epidemiologico.

“Il nostro compito in ambito comunale è quello di mettere in atto le disposizioni decise di ora in ora dal Governo Nazionale e Regionale rispetto alle evoluzioni di questa epidemia – sottolinea il Sindaco Ezio Casati – Stiamo lavorando per garantire al meglio i servizi di assistenza alla cittadinanza e gestire sul nostro territorio tutte le misure di prevenzione. Non dobbiamo cedere al panico ma collaborare tutti insieme per rendere più efficaci i provvedimenti che si stanno adottando o che saranno adottate su indicazione anche delle Autorità Sanitarie e di Protezione Civile. Cercheremo di aggiornarvi attraverso il sito comunale e i canali social istituzionali con la maggiore tempestività possibile ”.

Oltre al numero unico di emergenza 112, ricordiamo che i cittadini che hanno sintomi influenzali non devono recarsi in Pronto Soccorso ma chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45

Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.

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BONUS LIBRI. LE DOMANDE DI RIMBORSO CALANO DEL 76% IN UN ANNO CON IL TAGLIO DELLA GIUNTA CASATI

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Vi abbiamo già parlato del taglio al Bonus Libri da parte della Giunta Casati, che ha subordinato l’accesso al rimborso dei libri di testo per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado al possesso di un indicatore Isee inferiore ai 20 mila euro. La Lega insieme a tutta l’opposizione aveva presentato una mozione la scorsa estate per chiedere di ripristinare la misura per tutte le famiglie, così come elaborata dalla precedente Amministrazione di centrodestra, sulla considerazione che il diritto allo studio deve essere un diritto di tutti i ragazzi. Mozione bocciata in Consiglio comunale dalla maggioranza di centrosinistra.

A mesi di distanza da quel voto, arrivano i numeri a mostrare il flop della decisione della nuova Amministrazione. Nel 2019 le domande di rimborso sono crollate del 76%: da quasi 1000 nel 2018 (998) a 232 nel 2019. Fa sorridere pensare alle dichiarazioni rilasciate in Consiglio comunale dalla Giunta, che parlava di una riduzione minimale del bonus rispetto agli anni precedenti.

I risultati, esposti in Consiglio comunale a seguito di una interrogazione del Consigliere Alberto Ghioni, sono stati accompagnati dall’apertura da parte dell’Assessore alla scuola Anna Varisco su una possibile revisione della soglia Isee. Questo nonostante l’Assessore rivendichi la scelta di taglio nei confronti dei “ricchi” (ricchi con 20 mila euro di Isee?) e giustifichi lo stesso taglio con lo spostamento di risorse nel capitolo disabilità. Peccato che le risorse per incrementare il capitolo disabilità ci fossero già, senza andare a tagliare sulla scuola.

Dunque, è evidente che la Giunta ha preso una cantonata e ora cerca di rimediare. Purtroppo, però, finchè si andrà avanti con scelte demagogiche e propagandistiche, si continuerà a penalizzare i cittadini, in questo caso le famiglie.

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CONFLITTO DI INTERESSI DEL SINDACO, LA GIUNTA CASATI ANNULLA UNA DELIBERA URBANISTICA PERCHÉ E’ PARENTE DI UN PROPONENTE

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Il Sindaco di Paderno Dugnano Ezio Casati (centrosinistra)

Il Sindaco di Paderno Dugnano Ezio Casati (centrosinistra)

Quello che vi stiamo per raccontare sembrerebbe una barzelletta, se non fosse vero. La Giunta Casati ha effettuato lo scorso 10 ottobre una delibera (la n. 143) che decideva in merito ad una proposta di piano urbanistico attuativo in variante al PGT su delle aree poste in Via Coti Zelati a Palazzolo. Il problema qui però non riguarda il merito della decisione.

Il Sindaco Ezio Casati, infatti, si era dimenticato di dire (!?), prima di deliberare in Giunta, di essere parente di uno dei proponenti il progetto urbanistico in questione. La legge, infatti, prescrive il divieto non solo di votare ma perfino di partecipare alla discussione su proposte di propri parenti entro il quarto grado (art. 78, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000): in questo caso, il Sindaco aveva addirittura presieduto alla seduta di Giunta.

Per questo motivo, dopo una segnalazione della Lega agli organi competenti, la Giunta ha ritenuto lo scorso 30 ottobre di annullare in autotutela la delibera n. 143 in questione perchè ritenuta da loro stessi “illegittima, stante l’effettiva sussistenza del conflitto di interessi” del Sindaco. Questa volta con l’assenza del Sindaco.

Ciò che non si comprende è come un Sindaco di così lunga esperienza (10 anni Sindaco, assessore provinciale e deputato) non conosca le regole basilari non solo dell’Amministrazione comunale ma della democrazia stessa. Come si fa a votare sul progetto urbanistico del proprio parente? E possibile che nessuno degli Assessori sapesse dell’evidente legame di parentela del Sindaco?

Al momento tutti tacciono, compresi i partiti che sostengono la Giunta di centrosinistra. Tuttavia, se la Lega non avesse segnalato il conflitto di interessi, l’Amministrazione sarebbe stata esposta ad un contenzioso dinnanzi al TAR proprio per l’illegittimità di questa delibera, dovendo magari anche risarcire i danni agli interessati (a spese nostre) per la negligenza con cui si era agito.

La domanda su questi amministratori sorge spontanea: sprovveduti o incompetenti?

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LA STAGIONE DELLA CASSOEULA – Commedia in 3 atti -

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Il brusco calo delle temperature di questi ultimi giorni, ci ha proiettato inesorabilmente verso il periodo freddo. l’Autunno con i suoi colori tenui e grigiastri, fa da cornice ad una stagione rigida si, ma ricca di tradizioni. A Paderno le tradizioni cadenzate non mancano, specie quelle che riguardano la tavola. Con l’arrivo delle prime “teste di ferro” nei mercati rionali, ossia  le verze autunnali tanto care alla tradizione culinaria lombarda, c’è chi, dato anche le temperature in picchiata, ha ben pensato per questo ponte dei morti, ad una bella scorpacciata di Cassoeula.

Uno dei primi ad aver goduto in questi giorni, con il conseguente picco della glicemia, ergo parziale perdita di raziocinio, atto ad esprimere un pensiero lucido e coerente, desumo sia stato il sindaco Ezio Casati. Il sindaco è stato uno dei protagonisti indiscussi, durante il corso della scorsa seduta in CC, di uno spettacolo inqualificabile, funzionalmente ad un politico di dimensione ed esperienza come lui.

Dato i suoi precedenti politici come dicevamo sopra, ci saremp aspettati come minimo, una più ampia e moderata gestione personale degli interventi, ma si sa la cassoela padernese è un piatto pesante e particolare. Talvolta risveglia lati sopiti del carattere del goloso, dando vita al primo atto della nostra ruspante commedia. Dopo aver preso parola in aula in seguito alla discussione del punto n.8 in agenda, quindi aver snocciolato a suo modo i target amministrativi, esattamente a 3 ore e 3 minuti dall’inizio dell’assemblea, l’effetto Cassoeula si fa preponderante: come un moderno Dott. Jeckil, troviamo l’Ezio padernese calarsi nella veste di Orsacchiotto-Mannaro.

In un batter di ciglia il Sindaco perde il suo pacato aplomb, per dare spazio al suo pingue alter ego: un Mr Hide al pari di Peter Griffin. Una figura goffa, confusa, nervosa, arrabbiata e soprattutto altamente maleducata e offensiva nei confronti dell’amico e consigliere d’opposizione, Francesco Boatto, titolando testualmente, nella parte conclusiva della sua delirante chiosa: “ l’ideologia può veramente vendere il cervello a Satana, vendere il cervello a Satana”. Non è la prima volta che Sindaco e altri membri della Giunta e della Maggioranza, si rivolgono in malo modo a Boatto, sforando nei loro attacchi, sia nella sfera personale, che in quella spirituale, ma ieri sera credo che il sindaco abbia superato ogni limite di decenza. (continua…)

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SORRIDERE AL DIABETE: IL 19 OTTOBRE CORSO DI FORMAZIONE “A SCUOLA COL DIABETE”

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62368933_556086498129446_6014919505535303680_nL’associazione Sorridere al diabete ONLUS nasce nel 2017 dall’idea di tre amiche, una delle quali mamma di un bambino affetto da diabete mellito di tipo 1 dall’età di 14 mesi.

Sorridere al diabete si propone di promuovere e sostenere l’assistenza nei confronti dei giovani diabetici, sensibilizzare l’opinione pubblica per assicurare l’assistenza a giovani diabetici e per migliorare la qualità della vita e della sua terapia, promuovere e sostenere la ricerca scientifica del diabete giovanile per una soluzione definitiva del problema, istruire, educare e aiutare i giovani diabetici e le loro famiglie ad affrontare i problemi quotidiani mediante una concreta attività di formazione, allacciare rapporti con associazioni mediche nazionali e internazionali e con ogni altra organizzazione e istituzione avente analoghi scopi e programmi e di informare e istruire gli operatori sanitari circa le possibilità diagnostiche e terapeutiche.

L’associazione nasce sul territorio di Paderno Dugnano con la speranza di diventare un punto di riferimento nell’hinterland Nord-Milano e nella provincia di Monza e Brianza.

Nella giornata del 19 ottobre 2019 verrà riproposto il nostro corso di formazione “A scuola col diabete” il corso e’ aperto a: personale scolastico (insegnanti e non), caregiver, allenatori sportivi, educatori e a chiunque voglia saperne di più sull’argomento.

Qui la brochure informativa.

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